Il peeling chimico è un grande alleato del benessere cutaneo. Chi di voi lo ha provato almeno una volta nella vita lo sa, i benefici apportati alla pelle sono visibili già dopo la prima applicazione.
Per peeling chimico intendiamo un trattamento di skincare (sottoforma di siero, maschera o emulsione) che permette un’esfoliazione delicata della superficie cutanea. A differenza dello scrub (detto "peeling fisico") non utilizza microparticelle con cui “grattare” lo strano corneo ma si affida all'azione di acidi di origine naturale in grado di eliminare le cellule morte depositate a fior di pelle e stimolare il turnover cutaneo.
Oggi parliamo di tre acidi esfolianti, i più conosciuti ed utilizzati, che svolgono un’azione di danneggiamento degli strati epidermici in maniera più o meno aggressiva la cui finalità è quella di indurre il successivo processo di rigenerazione tissutale. In poche parole...i peeling chimici aumentano la luminosità della pelle trattata, affinano e puliscono la cute e sono un grande aiuto nel trattamento della pelle grassa con tendenza acneica.
Gli esfolianti inoltre snaturando gli strati cutanei esterni permettono una migliore penetrazione delle sostanze attive, contenute nelle creme o nei sieri, negli strati sottostanti, ciò è utilissimo per potenziare l’efficacia dei trattamenti dermatologici ad esempio nella cura dell’acne.
Non tutti gli acidi però sono uguali: pochissimi ne conoscono le differenze e la scelta dell’acido giusto spesso è importante quanto l’esecuzione del peeling stesso. In questo articolo vediamo le differenze tra:
- l’acido salicilico
- l’acido glicolico
- l’acido mandelico
ACIDO SALICILICO per pelli GRASSE
È contenuto in moltissimi prodotti, la sua percentuale di efficacia è pari al 2%. La molecola è poco solubile in acqua e molto in alcol (per questo nei cosmetici che lo contengono troviamo spesso anche la presenza di alcol). È consigliatissima nel caso di pelle grassa con tendenza acneica in quanto ha un effetto inibitorio sulla ghiandola sebacea e oltre ad una attività comedolitica e di rimozione delle impurità vanta anche un’azione antisettica ed antiinfiammatoria.
Perfetta per chi: ha la pelle lucida che produce molto sebo o ha una tendenza allo sviluppo di acne.
ACIDO GLICOLICO per cute SECCA
Fa parte della famosa famiglia degli alfaidrossiacidi (AHA) e deriva dalla canna da zucchero. È il più attivo della serie grazie alle piccole dimensioni della sua molecola. Ha una duplice azione: da una parte diminuisce la forza di coesione tra le cellule cutanee e dall’altra aumenta la quantità di collagene nel derma, questo vuol dire che da un lato dopo il suo utilizzo l’assorbimento dei principi attivi contenuti nelle creme è implementato e dall’altro che aumenta di per sé l’idratazione cutanea. In commercio si trovano ottimi prodotti con circa il 10-15% di acido glicolico.
Perfetta per chi: ha la pelle spenta e disidratata e il vostro desiderio è quello di risvegliarla ed illuminarla.
ACIDO MANDELICO per pelli SENSIBILI
Fa sempre parte della famiglia degli AHA e viene estratto dalle mandorle. Le sue due caratteristiche principali sono l’esecuzione di un peeling chimico medio-superficiale delicato, senza rossore o bruciore ed inoltre ha una struttura particolare che rende la sua azione lenta e progressiva. È una bellissima molecola indicata soprattutto per il trattamento della pelle invecchiata a cui dona luminosità e un’ottima pulizia superficiale.
Perfetta per chi: cerca un trattamento antiage o ha una cute piuttosto sensibile.
Ogni peeling ha delle istruzioni di utilizzo a sé stanti che dipendono anche dalla forma cosmetica, mi raccomando leggete attentamente le modalità d’utilizzo del vostro cosmetico e rispettatele: utilizzare gli esfolianti chimici troppo frequentemente o inadatti al vostro tipo di pelle può rivelarsi molto pericoloso.
Dott.ssa Federica D’Incà - COSMAST Master in Scienze e Tecnologie Cosmetiche
“Ogni donna ha il diritto di essere bella” - Elizabeth Arden