
La rinascita dei tulipani - Introduzione all’edizione di Marzo de “Il Respiro della Montagna”
Condividi
Ho piantato dei tulipani un paio di anni fa. Era la Vigilia di Natale: i bulbi me li aveva regalati una mia carissima amica di ritorno da un viaggio in Olanda. Appena ricevuti ho sentito tutta la gioia e tutta la responsabilità derivata da quel dono. Avrei dovuto trovare del tempo, dello spazio e degli strumenti per mettere a frutto quel prezioso regalo. In mezzo alla frenesia che vivevo in quel periodo mi sono imposta di trovare tutto quello che serviva a quei malcapitati bulbi che aspettavano me ormai da troppo e rischiavano di germogliare sul pavimento di un garage.
Ricordo che quel giorno faceva freddo, il terreno era duro, troppo argilloso, pieno di sassi ed erbacce da togliere: facevo in fretta, cercando di renderlo migliore, avevo la testa piena di pensieri sulla mia imminente partenza, mi sembrava di perdere tempo, ma allo stesso tempo ricordo quanto mi sentissi bene con le mani nella terra.
Coperti sotto uno strato di terriccio nuovo, mi sono dimenticata di loro.
A fine marzo eccoli: uno dopo l’altro dieci splendidi rossi tulipani sono cresciuti. Ero lontana da casa, in qualche mese il mondo era completamente cambiato. Affrontavamo insieme un virus sconosciuto, tuttavia ricordo chiaramente la felicità e l’emozione nel vedere le foto che mi arrivavano da casa. La bellezza di quei fiori era per me un rifugio: in un attimo avevo capito l’importanza di dedicargli del tempo in una giornata di frettolosa festa e di come quei tulipani facessero sentire bene me e la mia famiglia che se ne prendeva cura. E così lo scorso novembre abbiamo deciso di ripiantarli.
Poco tempo dopo quella fioritura, Alice ed io abbiamo pensato di dare vita ad un’idea. Il Respiro della Montagna è stato piantato in un terreno difficile, le condizioni esterne non sono state sempre favorevoli e noi abbiamo dovuto attrezzarci con nuovi strumenti. Eppure, proprio come quei bulbi, anche questo progetto sta già mostrando la sua forza, non aspetta che fiorire.
Marzo significa risveglio, è il momento perfetto per ascoltarsi e raccogliere tutte le energie che ci serviranno per rifiorire.
Il primo evento del 2021 de Il Respiro della Montagna sarà proprio a fine marzo. Sappiamo bene che i giorni scelti sono particolari,, soprattutto per quello che la montagna vive in questo periodo, quando “inverno e primavera si mischiano e si aspettano” (come ha espresso Giovanni Zaccaria, guida alpina vicina al nostro progetto).
Il silenzio ovattato avvolge ancora la terra che si prepara alla sua esplosione di profumi e di colori. L’energia è potenziale, ma dobbiamo avere pazienza e saper attendere.
Fine marzo ci aiuta a rallentare il passo che spesso si muove accelerato. È il momento giusto per dedicarsi un po' di tempo lento e di spazio sano, per ascoltare i semi che iniziano a germogliare dentro di noi.
Se senti che è il momento giusto per te allora... rallenta il passo, unisciti al Respiro della Montagna. Saranno tre giorni per uscire dal letargo ed accompagnare il proprio corpo al risveglio. Camminate sulla neve, pratiche yoga in natura, respirazione ed automassaggi ci prepareranno alla primavera.