
Racconti dalla prima edizione - Il Respiro della Montagna
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Alle spalle avevamo tutte una giornata di lavoro e di ultime cose da infilare in valigia. Della strada da fare per raggiungere il lago.
La mattina sveglia un misto di emozioni: gioia di un’attesa che di lì a poco si sarebbe risolta, sorpresa per ciò che non si conosce.
Misurina accoglie Il Respiro della Montagna con uno strano volto uggioso: nasconde le sue montagne, ma rivela il buon cuore di chi la abita.
Ci incontriamo portando tutte un sorriso: timido, aperto, sincero, timoroso.
Poi con la pratica un fuoco si accende e ci rende gruppo.
La pioggia ci invita a stare dentro, ed è proprio da qui che vogliamo partire, da dentro di noi.
"Ho guardato nel mio corpo in profondità, e ho trovato una montagna, la vetta altissima nascosta da nebbia e nuvole, ho trovato un fiume che scorre giorno e notte verso il mare, ho trovato una galassia che si muove silenziosa, con milioni di stelle."
Thich Nhat Hanh
Sabato sorprende.
Al risveglio schiacciamo i nasi alla finestra. Neve. Tutto è coperto da immacolata e soffice neve! Nel bosco due caprioli sembrano darci il benvenuto e dalla cima del Monte Piana il paesaggio a 360° ci lascia senza parole. Ci riempiamo gli occhi di meraviglia e ci godiamo questo regalo così fragile e prezioso: il Silenzio.
"Quando la mente è nel suo stato naturale, ritorna spontaneamenteal silenzio dopo ogni esperienza, o, per meglio dire,ogni esperienza si staglia sullo sfondo del silenzio."Nisargadatta Maharaj
Si esce prima del sole. Ad accoglierci un'aria gelida ed un cielo di lucenti stelle: si prospetta una mattinata tersa. Si sale al lago d’Antorno. I tappetini stanno sull'erba ghiacciata, mentre le cime cominciano a tingersi di rosa.
Non servono tante parole, si schiude in noi una profonda gratitudine.
"Il bello della vitaé essercianche questa mattinae sorseggiarei primi raggi di lucecome se fosseun miracolo."Edith Pearlman
E quando il sole esce scalda tutto il nostro corpo... Respiriamo.
Respiriamo in accordo con la montagna, in accordo con noi stessi e con la montagna che è dentro di noi.
I piedi baciano lenti Madre Terra e noi siamo semplicemente Qui ed Ora. Chi ha detto che si può meditare solo da seduti.
"Siamo piedi in cerca di scarpe, finché non comprendiamoquanto è bello camminare scalzi sull'erba."Ivan Nossa
In pillole ecco il breve racconto di quella che è stata la prima edizione del Respiro della Montagna. Per noi è stato un bellissimo esperimento, un percorso nato timido da un’idea semplice, che abbiamo poi cullato, cresciuto, modificato.
È fiducia.
Se non sai da dove partire, prova a ricordare la tua meta, guarda nelle tasche e sicuramente troverai gli strumenti per muovere almeno un passo che ti porterà più vicino.
Se ci credi, prova: prova a guardare da più vicino.
Speriamo di riuscire a guardare sempre da più vicino senza perdere di vista la nostra meta.
Buoni respiri!
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