Nell’articolo di oggi continuiamo con la storia della profumeria e facciamo un salto dall’antica Roma fino al Medioevo.
L’avvento del Cristianesimo in Europa segnò una rottura nell’immaginario legato al profumo e la sua funzione estetica e voluttuaria, conosciuta nei bagni greci e nelle terme romane, venne condannata.
In quest’ottica è simbolico l’episodio di Maria Maddalena che sacrificò i suoi profumi “peccaminosi” ai piedi di Gesù Cristo sottolineando ulteriormente che l’utilizzo delle molecole odorose era destinato solo a fini religiosi o medici e che il loro lato sensuale e legato al piacere era condannato.
Proprio per la condanna del cristianesimo nei confronti del profumo, nel medioevo la profumeria si sviluppò soprattutto nel mondo arabo ed orientale dove il crescente commercio delle spezie e la diffusione di alcune tecniche come la distillazione crearono un terreno fertile per quest’arte.
Nei monasteri europei, intanto, si coltivavano moltissime piante officinali utilizzate per fabbricare alcuni profumi medicinali: le famose «Aqua Mirabilis».
È in questo contento che ha luogo una grande rivoluzione!
Molte piante venivano trattate con un procedimento che era un lontano parente della distillazione, questo permetteva di ottenere dalle piante officinali delle miscele odorose concentrate, ma la vera rivoluzione ci arriva proprio dal mondo arabo: la distillazione dei prodotti fermentati!
Tramite uno strumento chiamato alambicco i nostri antenati erano in grado di ottenere, dai prodotti di scarto fermentati, una sostanza chiamata etanolo, il comune alcol.
La scoperta dell’etanolo unita alle molecole odorose porta ad un nuovo corso...la profumeria alcolica!
Le sostanze odorose, quindi non venivano più miscelate all’olio o agli unguenti ma trovavano il loro posto in soluzioni alcoliche che esaltavano ancora di più le caratteristiche olfattive.
Tra i prodotti profumati principali in questo periodo storico c’erano perciò degli alcolati di piante aromatiche come il rosmarino e il timo, che vantano anche proprietà antisettiche.
Nel 1500 venne pubblicato il «Liber de arte distillandi de simplicibus» di Jérôme Brunschwig che riassumeva dettagliatamente i differenti materiali e le differenti tecniche di distillazione e recensiva 305 distillati vegetali e animali spiegandone le proprietà terapeutiche.
Questa è la storia della nascita della profumeria alcolica...ma non è finita qui...aspettate di vedere cosa succede nell’età moderna!
Dott.ssa Federica D’Incà - COSMAST Master in Scienze e Tecnologie Cosmetiche
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